Una delle funzioni più interessanti di ExaGrid è la sua capacità di impostare algoritmi specifici su una data condivisione che creiamo, in base al software di backup che dovremo utilizzare.
In questo modo, un utente può essere sicuro di sfruttare ogni singolo bit di spazio sulla ExaGrid per i suoi backup. La lista dei software supportati comprende praticamente tutti i più diffusi software, come potete vedere:
In questo articolo, andremo a configurare ExaGrid per operare in congiunzione con Veeam Backup & Replication.
Creazione di una Share
Creare una share su ExaGrid è un compito rapido e facile, indipendentemente dal software di backup che scegliamo di utilizzare.
Ci rechiamo in Manage -> Shares nella web interface, dove possiamo vedere una lista delle share già configurate.
Possiamo creare diverse shares per differenti software di backup, tutte sulla stessa unità.
Apriamo l’interfaccia per la creazione di una share cliccando sul bottone “New…”.
ExaGrid chiede di sapere il tipo di share, se dovrà essere pubblicata via CIFS o NFS (OST non è un’opzione per una share di tipo Veeam), e il nome.
Inoltre, dobbiamo indicare l’indirizzo IP del Backup server che userà questa share. Nel mio laboratorio, 192.168.0.221 è il Veeam Backup Server.
Una volta creata, possiamo vedere la share nell’elenco:
Con queste poche configurazioni, ExaGrid è pronta a ricevere i backup da Veeam.
ExaGrid e Veeam
Veeam è, secondo la mia personale opinione, il miglior software di backup per VMware oggi disponibile. Veloce, affidabile, pieno di ottime funzioni e al tempo stesso facile da usare. ExaGrid possiede configurazioni specifiche per Veeam, e fornisce anche suggerimenti per configurare Veeam e sfruttare la conbinazione al meglio.
Quindi ero incredibilmente curioso di provare l’accoppiata Veeam e ExaGrid.
Il Laboratorio
Il mio laboratorio è una replica di un ambiente di produzione: ci sono DCs, a file/print server, un Exchange 2003 server, un ERP, e alcune altre VMs.
Questo è un report dei server presenti sottoposti a backup:
Come potete vedere, c’è un discreto quantitativo di dati, guest OS misti, e differenti versioni di virtual hardware (quindi diversi comportamenti di CBT).
Configurazione di Veaam
Il mio Veeam Backup Server è un Windows 2003 R2, 64 bit, installato come virtual machine (2 vCPU, 4 Gb vRAM) all’interno dello stesso cluster di cui faremo i backup.
Ho creato un singolo job per ogni server: in questo modo se bisogna modificare schedulazioni, politiche di retention, o altri parametri, una modifica non influenza i backup delle altre VMs.
ExaGrid ha fatto un ottimo lavoro nel creare delle linee guida per configurare ogni software di backup supportato, e le potrete scaricare direttamente in pdf dall’interfaccia di gestione.
Ho letto attentamente la Veeam Guide, e le configurazioni di backup che vi sto per mostrare sono a mio avviso le migliori scelte per l’accoppiata Veeam + ExaGrid.
Prima di tutto, ogni server Windows che deve scrivere su ExaGrid deve essere configurato tramite una chiave di registro che incrementa il timemout del protocollo CIFS. La chiave è disponibile sia nella Online Library dell’ExaGrid, sia nella Veeam Guide.
Dentro Veeam, ogni backup può essere in realtà configurato a piacere, ma ricordatevi queste configurazioni per avere le migliori prestazioni:
- Traffic encryption influisce sulla velocità dei backup, ma non sulla velocità della deduplica. Usatela se vi serve.
- EVITATE il Reverse Incremental. Con questo tipo di backup Veeam effettua delle operazioni di post-processing sui set di backup (fate riferimento alla Veeam Backup User Guide per capirne il significato). Questa attività va in conflitto con le attività post-backup di ExaGrid, riducendo di fatto l’efficacia stessa di ExaGrid.
Usate invece gli Incremental come mostrato:
- Alla voce Storage, usate queste impostazioni:
Impostate il livello di compressione su None e l’ottimizzazione su “local target” per un semplice motivo: far girare Veeam a piena velocità senza perdere tempo a comprimere i dati. In questo modo, possiamo finire le attività di backup nel minor tempo possibile, e usare quindi la deduplica di ExaGrid per recuperare spazio disco. - Assicuratevi che “Enable automatic backup integrity checks” sia selezionato.
Il mio primo backup verso ExaGrid può quindi essere eseguito:
Vedremo nel prossimo articolo i risultati.