Dopo una chiaccherata con un cliente e un pò di ricerche comuni per valutare i carichi di lavoro di un cluster ESX, abbiamo potuto analizzare alcune nuove impostazioni introdotte con vSphere:
- non si può più editare das.failuredetectiontime, che rimane fisso a 15000 per sistemi active/standby
- il limite per host è di 100 VM, intese come accese e sottoposte ad HA, quindi non in totale “puro”.
- se il cluter ha più di 8 nodi questo valore scende a 40, sempre contando quelle accese e sottoposte ad HA
- il limite di cui sopra di 100 VM è software, quindi teoricamente modificabile
Sinceramente, credo siano già valori più che sufficienti per un ambiente produttivo. Va bene consolidare, ma mettere troppe macchine su un singolo host pone questioni di non secondaria importante riguardanti innanzitutto la sicurezza del sistema: escludendo di usare estensivamente FT un host con 60 VM si trascina dietro quando crolla almeno 60 servizi che sto erogando sulla mia rete. Secondariamente, i colli di bottiglia: anche usando macchine Core i7, quando usciamo dal nodo sulle connessioni di rete e soprattutto di storage esterno tante macchine che insistono sulla stessa connessione possono creare problemi.