Settimana scorsa ho pubblicato un post dal titolo “Mi leggereste se scrivessi solo in inglese?”, in cui mi ero posto il dubbio se continuare a scrivere su questo blog sia in italiano che in inglese. Ho ricevuto diversi commenti, più di quelli che solitamente ricevo sulla sezione italiana oltretutto, e avevo pubblicato un velocissimo sondaggio. Le risposte sono state numerose, e il risultato è netto:
Inoltre, in risposta al mio post iniziale, è nata prima su twitter e poi tramite i commenti a due post di Enrico Signoretti (li potete leggere qui e qui) una vivace discussione sulla situazione dell’IT in Italia, ed è stato molto interessante poter confrontare la mia opinione con quella di molte altre persone.
Riguardo al sondaggio, devo ammettere in tutta onestà che un pò speravo in un risultato del genere: mi ritrovo a volte stanco dopo aver creato un nuovo articolo, e mi sono reso conto ultimamente che il motivo principale era la produzione di un articolo doppio. Già un post a volte è lungo e complesso; doverlo poi ritradurre interamente in un’altra lingua stava diventando un “fastidio”, e spesso mi ritrovavo a non scrivere nulla e rimandare, solo per non doverne scrivere due.
L’unico cruccio che avevo, ed è stato il motivo del precedente post e del sondaggio, era scontentare troppa gente. Non ci sono molte risorse in italiano cui attingere quando si parla di virtualizzazione, e con questa mia decisione sto per toglierne un’altra, ma ho sempre pensato che l’esperanto dell’IT è dopo tutto l’inglese, e che quindi anche noi italiani non dovremmo avere problemi a fruire di informazioni scritte in questa lingua. Questo blog da quando ha anche la lingua inglese è letteralmente decollato, decuplicando in due anni il numero di lettori, e permettendomi di entrare in contatto con società e altri professionisti sparsi un pò ovunque, e di essere invitato ad eventi mondiali cui mai prima mi sarei immaginato di poter prendere parte. Ma sono pur sempre e orgogliosamente italiano, quindi scontentare i miei lettori originari mi sarebbe spiaciuto.
Non si può sempre accontentare tutti, e infatti 14 tra di voi hanno risposto che non mi leggeranno in inglese. Mi spiace, e spero per voi che il motivo non sia che non conoscete questa lingua; nel settore in cui operiamo sarebbe un bel problema, per voi ovviamente. A tutti gli altri dico grazie del sostegno, e ci rileggiamo sulle pagine in inglese. Ci sarà giovedì un ultimo articolo in doppia lingua, era già scritto e pronto per essere pubblicato, e vi invito a leggerlo perchè è parecchio importante, almeno per me.
Non vi dico quindi arrivederci al prossimo articolo, ma goodbye.