Utilizzare periferiche usb con le macchine virtuali è da sempre un problema, specie se vogliamo usare funzioni come Vmotion o DRS dove una data VM non risiede sempre sullo stesso server fisico. Per ovviare a questo problema, intanto dovremmo cercare di eliminare quelle periferiche legacy che abbiamo ancora in rete, ad esempio prendendo uno scanner ethernet invece di uno usb, così come le stampanti. Cosa fare però per strumenti come le chiavi hardware utilizzate da alcuni programmi per validare le licenze? Abbiamo fondamentalmente due soluzioni (esistono altri produttori, vi ho elencato il migliore di ogni tipologia):
– AnywhereUSB: si tratta di un hub usb con una porta di rete, che permette di collegarsi alle varie periferiche usb a lui connesse attraverso un software, che verrà poi installato nella virtual machine. Tutto il canale IP viene mascherato e quello che la virtual machine vede è una comunissima porta usb locale. Abbiamo 5 porte usb, e il prezzo del prodotto è di 269 euro.
– Fabulatech: il funzionamento è del tutto simile al precedente, ma il tutto viene realizzato unicamente tramite software, con una componente server che viene installata su un computer esistente. Il costo della licenza è di 149 dollari, quindi molto più economico della soluzione hardware, contando inoltre che il pc che agirà come server può avere più di 5 porte usb. Un ulteriore plus potrebbe essere a breve la disponibilità annunciata del client anche per sistemi linux, mentre il prodotto Digi supporta solo sistemi Windows.
Ovviamente se non possedete un computer da dedicare a questo scopo, la soluzione Anywhere torna ad essere vantaggiosa.