I server moderni non prevedono più un lettore cd-rom nella dotazione hardware standard, e la virtualizzazione ha reso il loro uso ancora meno frequente. Perchè dovremmo installarlo, quando ogni installazione viene effettuata utilizzando direttamente i file .ISO disponibili, eventualmente precaricati in un datastore?
L’unico vero caso in cui si rende ancora necessario è l’installazione dell’hypervisor, l’unico vero componente “bare metal” dell’infrastruttura. Ma esistono anche in questo caso alcune soluzioni alternative.
La prima è più immediata è utilizzare un lettore cdrom esterno usb: tutti i bios oramai riconoscono e consentono di effettuare il boot da questi dispositivi. Il problema semmai è dover ogni volta masterizzare l’ultima versione di ESXi e doversela portare appresso.
Se non si ha un lettore cdrom, è possibile su molti server utilizzare le schede di gestione remote (siano esse iLO, DRAC o altre) e connettere remotamente la .ISO che dobbiamo utilizzare, ma in questo caso il problema è la mancanza spesso di questa funzione nelle versioni base delle schede stesse, e la necessità di dover acquistare licenze aggiuntive per consentire queste operazioni.
Esiste una terza via, che prevede il boot da una chiavetta USB per fare l’installazione. E’ sufficiente un dispositivo di piccole dimensioni (ho fatto prove con dimensioni fino a 2 Gb, ma probabilmente si può scendere ulteriormente) e avere sotto mano la ISO di ESXi.
Per prima cosa, scaricate unetbootin. E’ disponibile per Windows, Linux e Mac quindi potrete utilizzare indifferentemente il vostro sistema operativo quotidiano.
Procedete a formattare il dispositivo USB con una partizione FAT o FAT32 e lasciatelo connesso al vostro computer.
Avviando unetbootin, vi troverete davanti questa schermata:
Il programma è in grado di realizzare automaticamente dispositivi USB avviabili per le maggiori distribuzioni Linux, oppure di caricare una ISO che potrete specificare, e sarà questo il nostro caso.
Andiamo quindi a selezionare la ISO di VMware ESXi:
Se avete connesso e formattato la chiavetta USB prima di avviare il programma, quasi sicuramente unetbootin ve la proporrà come dispositivo su cui copiare l’installer di VMware. Altrimenti chiudete unetbootin, connettete la chiavetta e riavviate il programma:
Selezionate quindi OK e attendete la scrittura della chiavetta. Se state aggiornando un dispositivo già utilizzato, vi verrà segnalata la presenza di ubninit, scegliete di sovrascriverlo.
Ultimata la scrittura, chiudete il programma ed estraete la chiavetta.
Potrete adesso avviare l’installer di ESXi su qualsiasi server direttamente da questo dispositivo. Questo metodo è anche comodo per aggiornare rapidamente il proprio installer alla versione desiderata, senza doversi portare appresso decine di cdrom, ma usando le ISO che solitamente già possiediamo per gestire gli ambienti virtualizzati.