Nota: questo articolo è completamente basato su informazioni pubblicamente disponibili che ho trovato su internet, cui ho aggiunto le mie opinioni. Cercherò durante il VMworld di ottenere maggiori informazioni per un prossimo articolo dettagliato. Non chiedetemi altre informazioni, non ne ho.
Due giorni fa, in un podcast di Calvin Zito di HP, è stata presentata la nuova VSA HP: denominata fino ad oggi LeftHand VSA, da oggi il suo nuovo nome è StorVirtual VSA. Un cambio di brand non è mai una scelta casuale, e probabilmente rispecchia l’inizio di una nuova linea di prodotto.
La LeftHand VSA è disponibile fin dal 2007, è l’ho usata frequentemente, a volte preferendola agli storage fisici LeftHand stessi. Permette di progettare sistemi storage custom, mentre i LeftHand fisici presentano da sempre configurazioni e dimensioni fisse, non sempre corrispondenti alle mie esigenze. Inoltre, con la VSA si può realizzare uno storage LeftHand completamente SSD a un costo decisamente minore del modello P4900.
Tuttavia, la VSA aveva alcuni limiti prestazionali dovuti al supporto per 1 sola vCPU e 10 Tb di spazio disco massimo utilizzabile.
Vedo invece la StorVirtual VSA come un “LeftHand VSA on steroids”: può utilizzare 2 vCPU e 32 Tb di dischi. E nonostante ciò, il prezzo base è sceso da 4500 usd a 3500 usd per VSA. Probabilmente ci sarà anche una nuova versione del software SanIQ. Questi nuovi massimi consentono la creazione di VSA ancora più performanti, lasciando intatte tutte le classiche funzioni che han fatto la fortuna di LeftHand (network replication, active/active nodes, certificazione per VMware vSphere Metro Storage Cluster,…).
Se volete maggiori informazioni, potete leggere l’annuncio ufficiale, o questo articolo di TechTarget. In entrambi, c’è anche un annuncio relativo a una collaborazione HP/Veeam:
Rapidly restore virtual machines (VMs), individual VM files, virtual disks, individual guest
files and individual Microsoft Exchange items from HP StoreVirtual VSA snapshots through
integration with Veeam Backup & Replication 6.5 software.
Due persone di Veeam, Doug Hazelman and Hans DeLeenheer, sono oltretutto apparse come ospiti nel podcast stesso, per parlare di questa integrazione. La nuova funzione è chiamata Veeam SANsnap Restore, e pare permetterà di effettuare i restore direttamente dalle snapshots realizzate a livello storage sulla VSA. Questa cosa è decisamente interessante, dato che potrebbe permettere di realizzare snapshots dello storage invece di invocarle in vSphere, garantendo al tempo stesso la possibilità di restore granulari tramite Veeam invece di dover ripristinare intere LUN come normalmente avverrebbe con le snapshots a livello LUN.
Questa nuova funzione sarà disponibile nella prossima versione di Veeam Backup & Replication release, che scopriamo sarà numerata 6.5. La citazione su Microsoft Exchange conferma (come aveva già detto Veeam) che il loro tool ad oggi in beta Veeam Explorer for Microsoft Exchange verrà incluso nella prossima versione. E un’altra ottima notizia che possiamo apprendere dal podcast, SANsnap Restore farà parte di Veeam 6.5 senza aggiunte di prezzo.
Vedremo quali informazioni otterrò al VMworld su questi due nuovi software.