Sto ultimamente installando diversi modelli di Netgear ReadyNAS, di varie dimensioni e formati (sia rack che tower), e dopo averlo provato per diverso tempo, posso dire che è un ottimo prodotto per essere usato come NAS in società di piccole dimensioni. Lo uso come repository dei vari software di backup per VMware, sia come share CIFS che NFS a seconda dell’applicativo coinvolto.
Questi prodotti supportano dischi SATA liberamente acquistabili in negozio, esattamente come i suoi diretti concorrenti tra cui ci sono Qnap e Iomega. Rispetto ai primi presentano probabilmente meno funzioni (con Qnap si può fare effettivamente quasi tutto) ma alcuni punti di forza notevoli.
Innanzitutto proprio l’assenza di centinaia di opzioni e moduli lo rendono appetibile per l’utenza aziendale: se devo realizzare uno storage NAS economico, sinceramente non mi interessa più di tanto avere a disposizione iTunes Server, podcast, bittorrent e altro. Mi basta avere la possibilità di esportare in rete le share che creo tramite i principali protocolli; ed è quello che permette in modo molto facile il ReadyNAS: supporta cifs, nfs, afp, ftp e rsync, e per ognuno è possibile creare ACL basate su utenti o gruppi, assegnare quote e diritti di accesso. Il tutto tramite un’interfaccia molto semplice e ben fatta.
La funzione che mi ha maggiormente impressionato in ogni caso è XRaid-2. Come potete osservare in questo video disponibile sul sito web del produttore, permette di estendere a caldo il raid configurato sull’unità semplicemente aggiungendo nuovi dischi, o sostituendo quelli presenti con versioni più capienti. Il resync avviene a caldo e senza interrompere l’attività dello storage.
Per l’utilizzo come NAS di rete, specie per salvare i backup su disco di ambienti virtualizzati, questa soluzione è veramente comoda: si può partire con un sistema dimensionato secondo le necessità del momento, e se e quando l’infrastruttura virtuale cresce, si può espandere l’unità per permettere il salvataggio di quantitativi maggiori di backup.
Non ho ancora avuto modo di provare la replica asincrona tra due unità dello stesso tipo, che potrebbe essere una soluzione comodissima e totalmente automatica per replicare off-site i dati contenuti nel NAS e preservarli da eventuali problemi nella sede in cui viene installato. Avessi occasione di configurarne uno, provvederò a creare un nuovo articolo.
Il prezzo infine è assolutamente allineato con quello dei concorrenti. Il prodotto quindi risulta un ottimo NAS per ambienti medio-piccoli. Sempre ovviamente tenendo bene a mente i limiti prestazionali di un sistema RAID fatto con dischi SATA.