Nutanix ha annunciato oggi la disponibilità di nuovi modelli basati sui nuovi processori Ivy Bridge, per le famiglie NX-3000 e NX-6000, e soprattutto un nuovo modello specificatamente disegnato per soluzioni VDI con alte richieste di potenza di calcolo. Il nuovo modello è denominato NX-7110, e per la prima volta nel catalogo Nutanix, un loro prodotto viene equipaggiato con le schede GPU Grid di Nvidia.
NX-7110
La prima e più evidente differenza con gli altri modelli, per chi conosce Nutanix, è il fattore di forma. Questo modello incorpora all’interno del classico chassis 2U, unicamente un server. Per chi ha sempre pensato a Nutanix come una soluzione hyper-converged, questo modello in effetti risulta esserlo un pò meno, trattandosi sostanzialmente di un server 2U.
Il motivo di questo nuovo disegno è presto detto: vi era la necessità di poter connettere a un singolo server fino a 3 schede PCI. E non si tratta di 3 schede PCI qualunque: il modello NX-7110 offre come opzioni le schede GPU Grid di Nvidia, sia K1 che K2, nonchè la scheda acceleratrice per il protocollo PCoIP APEX di Teradici. Si può configurare il server con differenti combinazioni, fino ad avere tre schede K2 o una combinazione di schede GRID e una scheda APEX. Il risultato è un sistema con una straordinaria potenza di calcolo per tutte quelle applicazioni VDI che richiedono prestazioni grafiche elevate.
Tramite le schede Nvidia è possibile sfruttare la funzione vSGA (Shared Grafic Acceleration) di VMware Horizon View, e condividere la scheda Grid tra differenti utenti VDI, che potranno sfruttare la potenza di calcolo offerta per eseguire applicazioni solitamente non virtualizzabili, come CAD, Applicazioni Aerospaziali e Oil & Gas, Video Editing, e simili. Questa funzione supporta pienamente tutte le funzioni di ridondanza di VMware, come HA, vMotion e DRS; è possibile quindi realizzare un cluster composto da vari sistemi NX-7110 e creare un cluster ridondato per gestire queste applicazioni.
Per applicazioni ancora più esigenti, è possibile utilizzare la modalità vDGA (Dedicated Graphic Acceleration) e tramite passthrough assegnare una singola scheda a una sola VM, che quindi avrà a disposizione tutta la potenza grafica disponibile.
La seconda aggiunta al modello 7110 è la scheda APEX di Teradici. Si tratta di una scheda cui demandare tutte le attività computazionali del protocollo PCoIP, ovvero il protocollo di trasmissione utilizzato da VMware Horizon View e appunto licenziato da Teradici. A differenza della scheda Grid, questa scheda non da benefici agli utenti, ma piuttosto ai server su cui è installata: su sistemi particolarmente sovraccarichi a livello di CPU, l’utilizzo della scheda APEX permette di ridurre il carico sulle CPU del server. Il risultato finale è la possiiblità di avere VM con applicazioni più spinte a livello di CPU, senza rinunciare alla densità di VM per server.
Cosa ne penso
E’ curioso notare come Nutanix abbia cercato per un certo periodo di affrancarsi dall’idea di essere un sistema ottimizzato solo per le soluzioni VDI, per poi adesso proporre un nuovo prodotto che non solo è ottimizzato per queste soluzioni, ma anzi è praticamente stato disegnato per questo scopo. Niente di negativo, anzi: il catalogo Nutanix ha subito una notevole espansione negli ultimi periodi; siamo partiti col modello 2000, sostituito poi dal modello 3000, entrambi sistemi general-purpose per affacciarsi sul mercato. A questo però già in passato sono stati affiancati i modelli 1000 e 6000, con caratteristiche peculiari per differenti utilizzi. Il modello 6000 oltretutto ha visto comparire oggi una nuova versione, denominata NX-6020, dotata adesso di 20 TB di spazio per singolo server, il 25% in più dei precedenti modelli.
Quello che resta comune ai vari modelli è il software che viene eseguito nella VSA di Nutanix, e che permette di unire all’interno dello stesso cluster anche modelli differenti, per formare cluster disomogenei quando necessario. In questo caso, potremmo pensare a un disegno dove per limitare i costi, solo un paio di server siano dei 7110, e altri magari siano dei modelli 3000 utilizzati come failover in caso di necessità, sacrificando le prestazioni VDI in favore del budget. Inoltre, la compatibilità garantisce aggiornamenti trasparenti dei vari modelli con altri.
Ritengo che in futuro vedremo ulteriori modelli specializzati in altri ambiti, perchè esattamente come quando disegnamo un server standard configurando le varie opzioni, anche nel caso delle soluzioni pre-assemblate di Nutanix, un solo modello non si può adattare a tutte le situazioni.
Forse vedremo un sistema con 4 CPU disegnato per applicazioni che non possono scalare orizzontalmente ma richiedono singole virtual machines molto grandi; già oggi i nuovi modelli con processore Ivy Bridge possono essere espansi fino a 512 GB di RAM invece dei precedenti 256. Oppure vedremo l’arrivo di sistemi ancora più scale-out per per applicazioni di HPC (High Performance Computing) o Hadoop, magari col supporto a KVM che già è disponibile, in modo da ridurre i costi di licenza.