Ovvero, una di quelle cose che non vorrei mai mettermi a configurare…
Mi è stato chiesto recentemente da un cliente, di analizzare la possibilità di utilizzare un sistema a nastro per salvare remotamente i dati di una rete basata su vmware. Alcune normative cui deve sottostare infatti impongono il salvataggio off-site dei dati.
Avendo sempre utilizzato nastri in vita sua, il cliente mi ha chiesto innanzitutto di valutare se era possibile “salvare” un vecchio sistema DLT. Avendo una connessione scsi Ultra320, sono andato alla ricerca di una scheda per tale connettività. Peccato che le schede di questo tipo supportate da VMware 4.1 sono pochissime, e ridotte rispetto ad esempio a 3.5 (col tempo giustamente i driver obsoleti vengono dismessi).
Dopo mezza giornata di ricerche incrociate, foglietti sparsi sul tavolo scarabocchiati di codici, ho trovato praticamente un prodotto: Adaptec ASC-29320LPE PCI-Express. Fate attenzione però! La scheda è full-lenght, quindi non è detto che si installi su tutti i server rack.
Guarda caso, nell’IBM X3550 M3 del mio cliente la scheda non sarebbe entrata, a meno di non rimuovere (non sto scherzando…) uno dei due processori per fare spazio….
Alternative possibili sono schede SAS, anche qua però a lunghezza piena, tranne una che ho trovato da IBM, in realtà realizzata da LSI, la IBM SAS 6Gb/s HBA controller, al costo di soli 200 dollari, che ci doterà di una sas esterna e supportata da vmware.
Alternative? Un sistema a disco estraibile come l’RD1000 di Dell offre un supporto più resistente (disco invece di nastro), con pari capacità se non superiori (arriviamo a 1 Tb di spazio), e con la possibilità di utilizzare lo usb passthrough. E per l’utente a cui dobbiamo spiegare cosa fare, al mattino sarà uguale al cambio di nastro cui l’abbiamo istruito per anni.