Dopo le numerose richieste dei clienti, VMware ha finalmente rilasciato una versione per Linux di vCenter 2.5. Sebbene sia soltanto una tecnology preview e quindi assolutamente sconsigliata in ambienti di produzione, rappresenta il primo passo verso una versione alternativa all’unica attualmente esistente per Windows.
In questo modo sarà perciò possibile a breve risparmiare nella propria struttura VI3 la licenza windows server necessaria ad eseguire questo fondamentale componente. Il nuovo virtual center viene fornito come virtual appliance già pre-configurata, in modo che sia possibile installarlo in pochi minuti semplicemente scaricando il file OVF e caricarlo in un sistema ESX o ESXi.
Come si può leggere nel pdf presente nella pagina indicata, molte delle funzioni presenti nella versione windows non sono ancora disponibili, come ad esempio gli allarmi, update manager, site recovery manager, il converter enterprise; ma la mancanza più grave a mio avviso è l’uso di un database Oracle per registrare i dati e le impostazioni di vCenter. Meglio farebbe VMware a sfruttare sistemi open source come MySQL invece di obbligare i clienti a dotarsi di un database apposito, anche se è vero che Oracle 10g Express è gratuito; potreste addirittura dotarvi volendo di una VM già pronta all’uso con Oracle come ad esempio quella presente qua.
Infine, anche il VI client deve per ora essere eseguito su microsoft non esistendone la versione linux…
Vedremo nelle prossime versioni se queste scelte a mio avviso controverse verranno mantenute o meno. Per ora sinceramente passo.