In una discussione sui forum di Veeam, un utente lamentava un periodo di tempo a suo vedere eccessivo per la realizzazione di un Reverse Incremental di un server virtuale Exchange 2007.
Dopo una verifica sui dati, è risultato che:
– il vmdk del server Exchange 2007 è di 700 Gb, con circa 650 usati
– ogni backup giornaliero produce 200 Gb di dati via CBT
In questa situazione, scegliere un backup di tipo Reverse Incremental risulta peggiore di un full effettuato ogni giorno: questa modalità di backup deve identificare nel file VBK del giorno precedente i 200 Gb da sostituire con i nuovi dati ed estrarli, scrivere al loro posto i nuovi 200 Gb, e infine scrivere il nuovo file VRB. In totale, i dati movimentati sullo storage di backup sono 600 Gb, praticamente uguali a fare un backup full ogni sera!
Inoltre, in un server con un IO elevato come un server Exchange di quelle dimensioni, un reverse incremental richiede più tempo del full, e questo vuol dire la creazione di una snapshot maggiore rispetto a un backup incrementale; l’effetto secondario quindi è che il consolidamento della snapshot una volta terminato il backup può richiedere un tempo considerevole, anche diverse ore.
Fate bene i conti prima di scegliere il Reverse Incremental.