A volte, tra clienti e altri colleghi del settore IT, sento questa lamentela che ciclicamente torna. Se poi date un’occhiata al materiale commerciale di Hyper-V e Xen, questo punto è focale nell’attacco al leader indiscusso della virtualizzazione.
A parte il fatto stesso che una comparativa basata sul prezzo dovrebbe già da sola far intuire che non ci sono elementi tecnologici superiori da parte dei concorrenti e ci si rifugia sul prezzo dato che solo qui si può competere, ma sarà poi vero?
Mike Laverick ha scritto un paio di ottimi articoli qui e qui, e vorrei provare a riassumerli, aggiungendo i miei commenti. In particolare, vorrei indirizzare l’articolo all’ambiente smb di cui mi occupo.
Innanzitutto, le lamentele sul fatto che vmware sia utilizzabile solo da aziende medio-grandi. Probabilmente questa cosa era vera anni fa, ma dall’uscita dei pacchetti Essentials le cose sono radicalmente cambiate. Per una cifra abbordabilissima, ogni azienda può dotarsi di tre sistemi ESX, un Vcenter, e funzioni già di un certo livello. In questo caso dobbiamo ringraziare credo la concorrenza, che ha spinto vmware a introdurre funzioni evolute già nei pacchetti inferiori. Pensate a vmotion e a come anni fa fosse “LA” tecnologia distintiva di vmware, adesso è disponibile già nell’Essentials Plus, e non è escluso che nel futuro potremmo assistere a ulteriori aggiunte.
Ultimamente, ho assistito all’uso di queste licenze anche da parte di alcune grandi aziende che seguo. Per virtualizzare uffici remoti, invece chessò di comprare altre due licenze vsphere enterprise come quelle presenti nel datacenter centrale, una corporation può decidere di dotarsi di un bundle Essential Plus e installare due nodi ESX e un piccolo storage iscsi presso una filiale. Il costo di tutto il sistema è molto ridotto e si ottiene lo stesso risultato che si sarebbe ottenuto con licenze avanzate, a una frazione del costo.
Uno dei problemi di questi bundle fino a poco fa, era la non possibilità di aggiornarli a qualcosa di maggiore. Anche qui però le cose sono cambiate: esistono upgrade bundle che consentono di convertire una essentials (plus o meno) ad esempio in un advanced bundle, potendo quindi contare su una licenza più evoluta che da a disposizione un vcenter non limitato a 3 nodi, e soprattutto HA e FT. In particolare l’aggiunta di HA salendo di appena un gradino è il vero plus, dato che a questo punto si passa a un sistema in grado di fare “auto-recovery” in seguito a guasti e fermi.
Permettetemi una nota molto decisa: se avete comprato Essentials avete speso neanche 500 euro. Più che preoccuparvi di avere un piano di upgrade, dal momento che sia vcenter che esx accettano qualsiasi codice di serie e quindi non dovete reinstallare nulla, fareste prima a “buttare” la licenza da 500 euro e comprare nuove licenze avanzate.
Infine, una previsione: quale sarà la prossima funzione a “scendere” dai livelli superiori Enterprise e Enterprise Plus verso le licenze più piccole? Mike Laverick sostiene possano essere DRS e VAAI.
In entrambi i casi, la spiegazione ha una sua logica: DRS si basa su vmotion, e dal momento che vmotion sta scendendo dalle licenze più avanzate verso quelle entry-level, anche questa funzione potrebbe seguire la stessa strada.
Per VAAI (vStorage API for Array Integration) tutto dipenderà in realtà dai produttori di storage: se queste funzioni verranno implementate anche in sistemi entry-level e non soltanto in storage di fascia medio-alta, allora daranno impulso a vmware di introdurre questa funzione anche in basso.
Il tutto dipenderà poi da cosa avremo di nuovo in Vsphere 5. Per scalare funzioni oramai consolidate nelle licenze inferiori, vmware ha necessità di introdurre nuove tecnologie nelle licenze più elevate per giustificarne il prezzo. Dopo aver inventato vmotion, HA, DRS e FT, quale sarà (se ci sarà) la nuova killer function della versione 5? Se tutto va come dovrebbe lo sapremo al prossimo vmworld, al 29 agosto non manca poi molto.