Vi siete mai chiesti come si sentisse Cassandra a prevedere il futuro?
Beh, io settimana scorsa un pochino sì, e vorrei raccontarvelo in questo post. Troverete sicuramente in queste ore e nei prossimi giorni numerosi articoli relativi alle nuove funzioni di Veeam Backup & Replication 7, tenute segrete a tutti fino ad oggi. Quello che vorrei offrirvi è la mia particolare visione del tutto…
Innanzitutto, di cosa stiamo parlando? Veeam aveva conservato due funzioni da annunciare per ultime, oltre alle 7 precedentemente presentate.
Una di esse era abbastanza prevedibile. Dopo aver introdotto con la versione 6.5 il Veeam Explorer for San Snapshots (VESS), che permetteva di effettuare i restore dalle SAN Snapshots di storage LeftHand, in questa nuova versione VESS aggiunge il supporto per 3Par, già annunciato, ma soprattutto la possibilità di effettuare i backup delle VM già salvate nelle snapshots. Limitato impatto sulle VM, snapshots VMware mantenute aperte per poco tempo, e quindi un migliore RPO.
Vi suona interessante? Ne avevo parlato lo scorso 29 Gennaio, nel post E’ ora di avere degli “Storage Aware” backups?. Ecco come funziona in Veeam:
Leggetevi il mio post, leggetevi le note rilasciate da Veeam, e vedrete quanto ci sono andato vicino!!
Se questa poteva essere una facile previsione, la seconda è ancora più incredibile.
L’altra funzione segreta e resa nota solo oggi, è il WAN Accelerator, ma per chi legge i miei articoli, potrebbe tranquillamente chiamarlo VeeaMover, di cui avevo parlato il 22 Gennaio scorso. Qui la precisione della previsione è stata quasi imbarazzante: introdotto come quarto ruolo dell’architettura Veeam Backup, il WAN Accelerator permetterà di copiare i backup di VM a piacimento (quindi non necessariamente quelle contenute in un set di backup) in altri storage, con frequenze e policy dedicate e separate da quelle dei backup sul sito primario, in formato forever incremental.
E’ stato chiamato WAN accelerator perchè Veeam ha deciso disviluppare internamente il sistema di caching e replica, invece di adottare qualche tecnologia esistente. Ecco lo schema logico del suo funzionamento:
Per gestire queste nuove funzioni, sarà necessario come detto (e da me previsto!) attivare un quarto ruolo nella Backup Infrastructure:
Un’altra cosa interessante infine, è la possibilità di utilizzare schemi di retention di tipo GFS sul WAN Accelerator, in modo che il repository remoto possegga differenti copie delle VM, sempre meno frequenti man mano che il tempo passa:
Sicuramente, il VeeaMover… ops scusate WAN Accelerator è un elemento di cui si sentiva pesantemente la mancanza. Veeam ha rimediato a questo con uno strumento che pare molto ben congegnato: dal momento che Veeam possiede a priori una mappa dei blocchi di ogni VM in ogni backup, realizzare una copia incrementale perpetua di questi blocchi stessi era per loro sicuramente possibile.
Rispetto alle mie considerazioni di inizio anno, parrebbe che anche la funzione hub-and-spoke sia possibile, dato che distribuendo diversi WAN Accelerator in sedi differenti e attivando differenti job di copia immagino si possano creare diverse copie contemporanee dei dati. Inoltre, uno schema GFS permette sicuramente di ottimizzare lo spazio disco di uno storage remoto, dove a differenza del backup primario non abbiamo necessità di mantenere tutti i backup più recenti, ma anzi è necessario mantenere versioni più vecchie dei nostri backup per soddisfare retention policies differenti.